Attacchi di panico notturni rimedi
Attacchi di panico, Salute della Mente

Attacchi di panico notturni: rimedi

Attacchi di panico notturno nei bambini: conosci la differenza tra gli attacchi di panico notturni e ansia notturna nei bambini e gli incubi? In particolare nei bambini è sempre difficile comprendere perché si svegliano nel cuore della notte in preda a un vero e proprio stato d’ansia che sembra un attacco di panico. Avrà avuto un semplice brutto sogno o si tratta di qualcosa di più?

Con quali rimedi possiamo ovviare e come è meglio affrontare la situazione?

Sono domande che un genitore si pone spesso quando si trova in situazioni come questa. Ma come capire qual è il problema? Soprattutto, come posso aiutare mio figlio a uscirne per ritrovare la giusta serenità e riposo nel sonno?

Prima che porti a definire cinque utili consigli per trattare con gli attacchi di panico notturni nei bambini, devi comprendere che non sono affatto come gli incubi. La differenza è a dir poco abissale. Questi ultimi, infatti, si verificano quando si accede alla fase REM che è quella del sogno.

In sintesi, durante il terrore notturno, il piccolo è effettivamente addormentato secondo le sue onde cerebrali, anche se i suoi occhi risultano essere ben spalancati. Infatti, nella maggior parte dei casi, lui non si ricorderà mai di averne avuto uno.

Da che cosa sono causati?

La causa dell’ansia notturna dei bambini è un eccesso di eccitazione del sistema nervoso centrale il quale regola l’attività cerebrale. Alcuni adulti, però, soffrono della stessa condizione in particolar modo quando sono sotto stress, indi per cui anche questa potrebbe essere una delle cause scatenanti1.

ATTACCHI DI PANICO NOTTURNI RIMEDI

1. CERCA DI RIDURRE AL MINIMO LO STRESS NELLA VITA DEI PIÙ PICCOLI

Se puoi, evita di riempirlo di responsabilità. È un bambino e non dovrebbe avere alcun peso addosso. Cerca di non fargli pesare il tuo stato d’animo ed evita di esporlo a qualsiasi ciclo di stress emotivo. Riduci al minimo i cambi di programma e le notti fuori casa. Anche gli attacchi di panico notturni diminuiranno.

2. NON METTERLO A DORMIRE QUANDO È STREMATO

Il sonno dovrebbe essere un processo graduale. Permettergli di addormentarsi di botto e di arrivare a letto nel momento in cui non riesce a essere lucido è deleterio e potrebbe scatenargli episodi di terrore notturno.

Cerca di impostare una routine quotidiana da seguire tutte le sere ed evita di metterlo a dormire nelle ore tarde. Spesso i bambini necessitano di prendere sonno molto prima degli adulti e quando rimangono svegli devono tirare fuori l’adrenalina e gli ormoni eccitanti per tenersi in piedi.

Mandarli a letto presto non solo li aiuta ad addormentarsi più facilmente durante la notte, ma riduce anche la possibilità di un eccesso di eccitazione fisica ed emotiva.

3. CREA UN’ABITUDINE GIORNALIERA

il momento di prepararsi per la notte deve essere piacevole sia per te sia per il tuo bimbo. Cerca di inventarti delle sane e rassicuranti abitudini che possono coinvolgere coccole, un bagno caldo o una gradevole lettura di storie e ripetile di sera in sera.

In questo modo, il bambino prenderà la situazione in maniera rilassata e si appresterà a prendere sonno rilassato e tranquillo.

Evita musica, televisione e cibo dopo una certa ora in quanto anche la digestione sembra essere una delle fonti di terrore notturno per alcune persone.

4. SE HA UN ATTACCO DI PANICO, NON SVEGLIARLO!

Questo potrebbe lasciare il bambino disorientato e, a volte, potrebbe arrivare persino al punto di incorrere in casi di amnesia temporanea.

Scopri speciali rimedi e atteggiamenti per mantenere la calma e soprattutto combattere lo stress che potrebbero fare molto comodo anche a te.

5. EVITA IL SURRISCALDAMENTO

Che sia estate o pieno inverno, cerca di non vestirlo con pigiamoni troppo soffocanti che possano aumentare la sua temperatura corporea. Anche questo causa eccitazione e, quindi, più probabilità di avere episodi di terrore.

Il consiglio generale contro gli attacchi di panico notturno nei bambini, infine, è quello di tentare di mantenere la calma e di rassicurarlo attraverso un timbro di voce caldo senza farlo sentire pressato.

Bibliografia

  1. Staner L. Sleep and anxiety disorders. Dialogues Clin Neurosci. 2003;5(3):249-258. doi:10.31887/DCNS.2003.5.3/lstaner

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