La tematica dei vaccini infantili è molto importante, si tratta di vaccinazioni obbligatorie da dover eseguire in precisi periodi della vita dell’infante non a caso esiste un calendario vaccinale infantile.
A far da riferimento è il calendario vaccinale della “Centers for Disease Control and Prevention”.
Calendario vaccinale: caratteristiche
Il calendario dei vaccini infantile è rappresentato graficamente con numeri e lettere.
Sono indicate quali sono i vaccini infantili, le età di riferimento per ogni vaccino, se vanno ripetuti o somministrati in un’unica soluzione nonché il quantitativo per ogni dose.
Tuttavia, pediatri e medici di famiglia sono a completa disposizione dei genitori per eventuali chiarimenti e per valutare effetti del vaccino sui i più piccoli in modo da tranquillizzare i genitori nell’eventualità di decimi di febbre, reazione comune e ordinaria conseguente ad una vaccinazione.
Calendario vaccinale infantile perché è importante seguire delle fasce di età
Il calendario vaccinale infantile non ha una mera funzione organizzativa ma la sua ragion d’essere è medica.
Rileva ai fini della buona riuscita del vaccino che i genitori provvedano ad effettuare le vaccinazione nelle tempistiche indicate evitando di saltare sessioni.
Non sottoporre il proprio bambino ad una vaccinazione obbligatoria qualsiasi può favorire l’insorgere delle stesse malattie per cui sono iniettati i vaccini in forme anche gravi.
Seguire il calendario delle vaccinazioni infantile non è una scelta opzionale ma obbligatoria se si vuole tutelare la salute dei più piccoli.
Cosa succede se non si rispetta il calendario vaccinale?
Nell’eventualità per cui per una problematica qualsiasi i genitori non riescano a rispettare il calendario delle vaccinazioni infantile è necessario richiedere il parere del medico in questo caso del pediatra.
Si può procedere con la vaccinazione di recupero solo dopo essere stati autorizzati dal medico di riferimento.
Certo è che una vaccinazione saltata non significa che si debba iniziare da capo l’intero iter delle vaccinazione, una vaccinazione saltata non inficia le altre.
Sarebbe un paradosso ricominciare da capo oltre che rischioso per la salute.
Tutti i vaccini sono utili e necessari?
Può capitare che per particolari predisposizioni dell’infante che nel calendario vaccinale siano presenti vaccinazioni che possono risultare rischiose e arrecare un danno maggiore rispetto ad essere contagiati dalla malattia in sè.
Naturalmente saltare una vaccinazione non è una scelta da fare da autodidatti, è sempre il medico a sconsigliare un vaccino rispetto ad un altro valutando la singola situazione medica.
Somministrazione multipla dei vaccini
Il calendario vaccinale dei bambini prevede somministrazione multiple di più vaccini con una sola iniezione.
Si tratta di combinazioni studiate note come vaccini plurivalenti un esempio è data dalla vaccinazione contro la “pertosse, difterite, tetano, polio Haemophilus influenzae di tipo B”.
Una soluzione quella della vaccinazione combinata vantaggiosa in termini di tempo per i genitori che per i più piccoli che vengono vaccinati contro diverse malattie grazie ad una sola iniezione.
Soluzione che assolutamente non compromette l’efficacia e la qualità dei vaccini in nessun modo.
Calendario dei vaccini per i bambini
Si è discusso delle caratteristiche del calendario delle vaccinazioni, dell’importanza di rispettare le dosi e le età e di quando sua opportuno consultare il pediatra nel caso si siano saltate vaccinazioni obbligatorie.
Ora è il momento di trattare quali sono i vaccini obbligatori infantili.
Va detto che l’elenco è il frutto di apposite ricerche che hanno portato a concludere per il rischio nei bambini più piccoli della contrazione di specifiche patologie.
- Vaccino contro “l’epatite B”: sono previste 3 dosi, si inizia dai primi giorni di vita, il bebè viene vaccinato prima di essere dimesso dall’ospedale, segue la seconda dose a cavallo tra il primo e il secondo mese di vita e l’ultima tra i “6 e 18 mesi”;
- Vaccino contro il “rotavirus”: in questo caso vi sono due opzioni per quanto attiene le dosi, le stesse possono variare da 2 a 3.
La dosi vanno somministrate con una cadenza di due mesi di distanza si parta a 2 mesi e si replica a 4 mesi e poi in ultimo a 6 mesi. - Vaccino contro “l’Haemophilus influenzae di tipo b (Hib)”: in base alla tipologia di vaccino che viene scelto per la vaccinazione le dosi passano da 3 a 4.
Nella fase triplice si inizia 2 mesi si replica a 4 mesi e si conclude quando il bebè si trova nella fase tra i “12 e i 15 mesi”.
Nella versione quadrupla si inizia a 2 mesi, si replica a due mesi di distanza a 4 mesi, si replica nuovamente a 6 mesi e si conclude tra i “12 e 15 mesi”. - Vaccino contro “anti-poliovirus”: comprende 4 dosi, la somministrazione prevede che le prime tre dosi vengano iniettate a due mesi di distanza
quindi 2-4-6 mesi con l’ultimo ritorno tra i 4 e i 6 anni. - Vaccino plurivalente contro “anti-difterite, tetano e pertosse acellulare”: la vaccinazione deve avvenire prima del compimento dei 7 anno, sono previsti 5 ritorni ” a 2 mesi, 4 mesi, 6 mesi, tra i 15 e i 18 mesi, tra i 4 e i 6 anni”.
La peculiarità è che una nuova dose è prevista al compimento degli 11/12 anni. - Vaccino “anti-pneumococco”: sono richiesti 4 ritorni da effettuare tra i “a 2 mesi, 4 mesi, 6 mesi e tra i 12 e i 15 mesi”
- Vaccino “anti-meningococco”: questo vaccino va fatto in età adolescenziale si parte ad 11/12 con il secondo ritorno a 16 anni.
- Vaccino “antinfluenzale”: si tratta di un vaccino senza età che va fatto un pò a tutti, i più piccoli possono iniziare a partire dal sesto mese di vita.
La dose è semestrale nel periodo compreso tra i 6 mesi agli 8 anni poi diventa annuale. - Vaccino plurivalente “anti-morbillo-parotite-rosolia (MPR)”: si richiedono solo due ritorni si inizia tra i “12 e 15 mesi” e si conclude tra ” i 4 e i 6 anni”.
- Vaccino contro la “varicella”: le dosi sono uguali a quelle per MPR e anche le età di riferimento.
- Vaccino “anti-epatite A”: sono previste due dosi, la prima somministrazione è indicata intorno ai “12- 23 mesi” e la seconda dose dopo sei mesi o massimo 18.
Nel caso in cui si siano saltata la vaccinazione i bambini non abbiano superato i 23 mesi può bastare la dose unica. - Vaccino “anti-papilloma virus umano (HPV)”: tipico della fasce adolescenziale, il numero delle dosi vari a seconda della prima somministrazione si può passare da due o tre dosi.
Se si inizia tra i 9 e i 14 anni bastano due ritorni altrimenti ne sono indicati 3.
In media si ritiene che siano necessario effettuare la vaccinazione a 12 anni.
Esperto di salute del corpo, padre di tre figli. Ha dedicato la sua intera vita allo studio di soluzioni naturali per migliorare la salute e prevenire le malattie. Leggi la biografia completa.
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