diabete di tipo 2
Salute del Corpo

Diabete di tipo 2: consigli per ridurre il rischio e rimedi

Il diabete di tipo 2 è una patologia riconducibile a diverse cause. Tra queste è possibile ricordare lo stile di vita, che influisce tantissimo sull’insulino resistenza. Questa patologia, a sua volta, può causare l’insorgenza di diabete1.

Diabete di tipo 2: quali sono le cause?

Le cause del diabete di tipo 2 sono diverse. In questo novero, è possibile includere l’ereditarietà. Attenzione: questo non significa che se un genitore è affetto da diabete automaticamente anche il figlio lo sarà.

Semplicemente c’è una maggiore probabilità che il soggetto sviluppi la malattia nel corso del tempo.

Anche i geni ricoprono un ruolo molto importante nello sviluppo del diabete di tipo 2. Come già detto, però, conta anche tanto lo stile di vita.

Le persone in sovrappeso o particolarmente inattive hanno un corpo che utilizza in maniera anomala l’insulina.

Nel caso specifico del peso e dell’alimentazione, ci sono alcune caratteristiche della dieta che possono influenzare lo sviluppo del diabete di tipo 2. Qualche esempio? L’eccessiva presenza di grassi e di zuccheri, ma anche le troppe fibre.

Cosa sapere sul prediabete

Si parla molto di diabete di tipo 2, ma non bisogna mai dimenticarsi anche della condizione di prediabete. Di cosa si tratta?

Di una situazioni in cui i livelli di zucchero nel sangue sono più alti del normale, ma non sussiste ancora una condizione come quella del diabete effettivo.

Come affrontare la situazione e prevenire il rischio di diabete di tipo 2? I consigli degli esperti al proposito sono molto chiari. Prima di tutto, è consigliabile limitare l’apporto quotidiano di zucchero.

Una buona strategia consiste nell’eliminare le bevande zuccherate gassate. Se si ha sete, va benissimo un buon bicchiere d’acqua fresca, o in caso una spremuta non zuccherata.

Fondamentale infatti è ricordare che le calorie delle bevande vengono metabolizzate in maniera diversa rispetto a quelle presenti nel cibo e che diversa è anche la sensazione di sazietà.

Essenziale è anche l’attività fisica. Basta anche un po’ di esercizio leggero ogni giorno. Quello che conta, infatti, è essere costanti.

Chi passa molte ore davanti al computer per lavoro, dovrebbe alzarsi e muoversi per alcuni minuti ogni ora e mezzo circa.

Un altro consiglio molto utile consiste nel smettere di saltare i pasti. Molti adottano questa strategia pensando di diminuire le calorie ingerite.

Il problema, in questi casi, è che si mangia di più al pasto successivo.

Bisogna fare almeno tre pasti ogni giorno, così da evitare di rallentare il metabolismo e da ridurre il carico di insulina. In tal modo, si evita di sovraccaricare di lavoro il pancreas.

Concludiamo ricordando l’importanza di assumere cibi integrali, caratterizzati dalla presenza di carboidrati a rilascio controllato.

In attesa della giornata mondiale del diabete, che cade il 14 novembre, possiamo apprezzare un’importante novità che arriva dall’Olanda. Di cosa si tratta?

Di un grande passo avanti per i pazienti affetti da diabete di tipo 2, che potrebbero dire addio alle iniezioni di insulina.

La svolta nella cura del diabete di tipo 2

La svolta per i malati di diabete di tipo 2 potrebbe arrivare da una cura basata sulla distruzione della membrana mucosa dell’intestino tenue, con la conseguente ricostruzione da parte dell’organismo, processo che potrebbe portare a una stabilizzazione degli zuccheri nel sangue.

La cura in questione è già stata sperimentata su 50 soggetti affetti da diabete di tipo 2. I risultati? Un riscontro di efficacia anche dopo un anno dall’inizio della terapia.

Entrando nel dettaglio della procedura, bisogna ricordare che parte tutto dall’inserimento di un tubo nella bocca del paziente.

Il tubo in questione viene fatto scendere fino a quando non raggiunge l’intestino tenue.

La distruzione della membrana mucosa interna viene concretizzata tramite il calore generato da un palloncino che si trova all’apice del tubo e che viene gonfiato una volta raggiunto l’intestino tenue.

Per riformare la mucosa distrutta il corpo ci mette due settimane, con conseguenti miglioramenti per lo stato di salute dell’ammalato.

I vantaggi della nuova cura contro il diabete di tipo 2

Gli scienziati che hanno messo a punto questa cura ipotizzano una correlazione tra l’assorbimento delle sostanze nutrienti da parte della mucosa dell’intestino e lo sviluppo della resistenza insulinica nei pazienti affetti da diabete di tipo 2.

La procedura appena descritta avrebbe diversi vantaggi. Innanzitutto, consente di dire addio alle iniezioni quotidiane o almeno di posticiparne l’inizio.

Oltre a ciò, la cura porterebbe dei benefici riguardanti il minor rischio di patologie cardiovascolari, di cecità e di insufficienza renale, patologie universalmente note come complicazioni del diabete.

I risultati raggiunti fanno ben sperare, ma ci sono ancora diversi dubbi da chiarire. In primo luogo è necessario capire se è sufficiente un solo trattamento o se siano necessarie più procedure nel corso della vita.

Per sciogliere questo e altri interrogativi si sta effettuando un grande studio, reclutando pazienti affetti da diabete di tipo 2 e di età compresa tra i 18 e i 75 anni.

Diagnosticare il diabete prima che si manifesti

Concludiamo citando un’altra novità importantissima per chi soffre di diabete. Secondo uno studio giapponese, sarebbe infatti possibile notare elevati livelli di glucosio nel sangue e resistenza all’insulina già da prima della manifestazione delle condizioni pre-diabetiche.

In questo modo, potrebbe essere possibile iniziare il trattamento con largo anticipo.

Bibliografia

  1. Chatterjee S, Khunti K, Davies MJ. Type 2 diabetes. Lancet. 2017 Jun 3;389(10085):2239-2251. doi: 10.1016/S0140-6736(17)30058-2. Epub 2017 Feb 10. Erratum in: Lancet. 2017 Jun 3;389(10085):2192. PMID: 28190580.

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