I metodi contraccettivi naturali sono scelti da sempre più coppie in tutto il mondo1. Apprezzati in quanto privi di effetti collaterali a livello fisico e in grado, in alcuni casi, di aiutare a conoscere in profondità il proprio corpo e i suoi ritmi, sono al centro di un forte interesse.
Se ti interessa saperne qualcosa di più, questo è l’articolo che fa per te e nei prossimi paragrafi potrai trovare diverse informazioni semplici che abbiamo selezionato ad hoc.
Per chi è indicata la contraccezione naturale?
Il ricorso a un anticoncezionale naturale è indicato nei casi in cui si ha già un po’ di esperienza con la sessualità e la si vive in modo sereno e consapevole della sua ricchezza (ma anche delle eventuali e fisiologiche difficoltà che si possono incontrare). Se possibile, i metodi di cui andremo a parlare dovrebbero essere utilizzati fra partner fissi, onde evitare il rischio di avere a che fare con malattie sessualmente trasmissibili.
Quali sono i rischi della contraccezione naturale?
Utilizzare contraccettivi naturali comporta dei rischi? Il principale risiede nel fatto che, rispetto a soluzioni come la pillola, la spirale e il preservativo, si ha a che fare con una minore efficacia.
Questo può portare, in alcuni casi, a una gravidanza indesiderata. Tale situazione può essere psicologicamente difficile da gestire2.
Una doverosa parentesi va dedicata all’astinenza. Praticarla quando previsto dai metodi contraccettivi naturali può portare a vivere in maniera meccanica e poco spontanea la sessualità di coppia.
Da non dimenticare è anche il fatto che, in considerazione dell’efficacia spesso non completa, si può vivere i rapporti sessuali in maniera poco serena per la paura dell’arrivo di una gravidanza.
Non è un caso che, come specificato nel punto precedente, gli anticoncezionali naturali siano consigliati a persone solide, mature ed eventualmente in grado di farsi carico senza problemi o destabilizzazioni dell’arrivo di un bebè.
Metodi che funzionano
Quali sono i metodi contraccettivi naturali sicuri? Ecco i principali (con pro e contro)!
- Coito interrotto: il coito interrotto è un metodo contraccettivo naturale che prevede la retrazione del pene dalla vagina prima del momento dell’eiaculazione. Non interferisce in alcun modo con la fertilità femminile e non richiede astinenza. Quando lo si chiama in causa, è bene ricordare il suo essere indicato nelle situazioni in cui c’è una buona qualità della comunicazione nel corso del rapporto sessuale. Inoltre, è un metodo adatto agli uomini che hanno particolare autocontrollo. Controindicato in caso di eiaculazione precoce o problematiche di erezione, è consigliato a coppie monogame (in caso contrario, aumenta il rischio di MST).
- Metodo Ogino-Knaus: metodo contraccettivo naturale che ha iniziato a diffondersi a partire dagli anni ’20 del secolo scorso, si basa sulla convinzione che il picco della fertilità femminile sia collocabile tra il 10° e il 18° giorno del ciclo. Efficace in 91 casi su 100 circa, richiede, da parte della donna, un ciclo perfettamente regolare (cosa che non vale per tutte). C’è chi, più che uno dei vari metodi contraccettivi naturali, lo considera un valido riferimento nei casi in cui si cerca una gravidanza e si ha quindi intenzione di individuare il picco della fertilità femminile.
- Temperatura basale: questo metodo si basa sulla rilevazione di quell’innalzamento termico che coinvolge la donna nel periodo dell’ovulazione. Entrando nel vivo di questo aspetto, ricordiamo che parte tutto dal fatto che, circa 24 ore prima dell’inizio della fase ovulatoria del ciclo e durante quest’ultima, la temperatura del corpo femminile si alza circa di mezzo grado, per poi abbassarsi fino all’arrivo del ciclo. La temperatura va misurata con termometri ad hoc per via orale e/o vaginale al mattino prima di alzarsi. Inizialmente si consiglia di prenderla tutti i giorni. Quando si ha un po’ più di confidenza, ci si può limitare ai giorni rilevati come ovulatori.
- Metodo Billings: nell’ambito dei contraccettivi naturali, spicca anche il metodo Billings3. Messo a punto dai coniugi John ed Evelyn Billings, si basa tutto sull’osservazione del muco cervicale femminile. Quest’ultimo, in fase ovulatoria, si presenta filamentoso ed è molto abbondante. Considerato efficace dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), il metodo Billings ha il pro di non richiedere alcun calcolo matematico. Numeri alla mano, sulla base di uno studio effettuato dall’OMS nel 1981 su donne di diversi Paesi avrebbe un’efficacia del 97,8% nei casi in cui l’obiettivo è evitare il concepimento.
Metodi contraccettivi naturali tecnologici
La tecnologia ci è amica in tanti casi e uno di questi è la pianificazione familiare. Oggi come oggi, infatti, si può parlare di metodi contraccettivi naturali tecnologici.
Di cosa si tratta? Ecco le diverse opzioni:
- Apparecchi computerizzati dotati di termosensori da posizionare la mattina sotto la lingua. A seguito dell’inserimento manuale dei primi tre giorni di ciclo, il dispositivo, nel corso del tempo, rivela quali sono i giorni fertili e quelli non fertili tramite un sistema di colori (rosso e verde). C’è anche il giallo, che indica la mancanza di dati. Nelle situazioni in cui il dispositivo viene utilizzato per evitare una gravidanza, il giallo deve essere considerato alla medesima stregua del rosso.
- Kit per il picco dell’ormone LH: quanto si parla di questi anticoncezionali naturali, si inquadrano dei dispositivi computerizzati che, grazie all’analisi dell’urina – che deve essere espulsa su uno stick affine a quello del test di gravidanza – permettono di capire l‘andamento dell’ormone LH, ossia l’ormone luteinizzante che l’ipofisi comincia a produrre prima del picco ovulatorio. Rapido da utilizzare, è consigliato alle donne con ciclo regolare e con una forte confidenza con il proprio corpo. Per avere la certezza di dati validi, andrebbe usato al mattino poco dopo il risveglio. Ha delle controindicazioni? Assolutamente sì! Oltre all’età adolescenziale, periodo in cui non si ha ancora molta esperienza con i cambiamenti del corpo e con la sessualità, è il caso di citare anche il periodo del puerperio e dell’allattamento, così come la diagnosi di PCOS (ovaio policistico) o l’assunzione di alcune tipologie di antibiotici. Per qualsiasi dubbio, è sempre opportuno chiedere consiglio al proprio ginecologo di fiducia. Questa raccomandazione, chiaramente, vale anche per gli altri metodi contraccettivi naturali elencati nell’articolo.
Esperto di salute del corpo, padre di tre figli. Ha dedicato la sua intera vita allo studio di soluzioni naturali per migliorare la salute e prevenire le malattie. Leggi la biografia completa.
Bibliografia
- Vogelsong, Kirsten M. “Natural Contraceptive Methods.” Retrieved January (2005).
- Dwyer, Judith M., and Terri Jackson. “Unwanted pregnancy, mental health and abortion: untangling the evidence.” Australia and New Zealand health policy 5.1 (2008): 1-6.
- Klaus, Hanna, et al. “Use-effectiveness and analysis of satisfaction levels with the Billings Ovulation Method: two-year pilot study.” Fertility and sterility 28.10 (1977): 1038-1043.
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