Intestino, Salute del Corpo

Morbo di Crohn: sintomi, diagnosi, consigli per la dieta

Il morbo di Crohn è una malattia cronica molto grave e caratterizzata da sintomi invalidanti. Provoca infiammazioni all’apparato digerente e deve essere affrontata seguendo specifiche linee guida1. Se vuoi sapere qualcosa in merito, seguici nelle prossime righe e leggi la guida che abbiamo creato sul tema.

Cosa è il Morbo di Crohn

Come già ricordato, il morbo di Crohn è una patologia di carattere cronico. Colpisce soprattutto l’intestino tenue e la parte alta dell’intestino crasso. In generale, però, può riguardare qualsiasi parte dell’intestino e coinvolgere pure l’ano.

Come sempre, i nostri sono consigli informativi e non medici, ti consigliamo quindi come primissima cosa di parlarne con uno o più medico specialista se anche solo pensi di avere dei sintomi simili a quelli di cui parliamo.

Incluso nel novero delle malattie infiammatorie intestinali (MICI), il morbo di Chron è una malattia che, dal punto di vista della tipologia, può essere paragonata a patologie come la colite ulcerosa e la colite microscopica.

In generale, la malattia tende a esordire in maniera soft e a peggiorare nel tempo. In alcuni casi, si può parlare di periodi di remissioni che possono durare anche diversi anni.

Per dare qualche numero in merito alla malattia, si può ricordare che, in USA, siano state colpite circa un milione e mezzo di persone.

A livello globale, il numero di soggetti a cui negli ultimi anni è stato diagnosticato il morbo è aumentato.

Per ora, la letteratura scientifica non è riuscita a dare spiegazioni chiare a questa situazione epidemiologica.

Sintomi del morbo di Crohn

Quali sono i sintomi più comuni del morbo di Crohn? Ecco l’elenco dei principali.

  • Diarrea
  • Crampi
  • Dolori addominali che peggiorano quando il soggetto è a stomaco pieno
  • Presenza di sangue e muco nelle feci
  • Perdita di peso inspiegabile

La sintomatologia del morbo è molto complessa, e comprende anche insorgenza di anemia, così come dolore o rossore agli occhi.

I soggetti che soffrono di questa patologia, molto spesso, hanno anche a che fare con situazioni di frequente stanchezza, febbre, dolori articolari e perdita di appetito.

Il quadro patologico coinvolge anche la pelle, come dimostra la frequenza, molto alta, di pazienti che accusano l’insorgenza di tumefazioni di colore rosso.

In linea di massima, la sintomatologia del morbo di Chron varia a seconda della sede della malattia e della sua gravità.

Come sopra specificato, quando si parla di questa patologia, è bene ricordare che la malattia vive momenti di regressione, con i sintomi che rientrano diventando molto lievi o sparendo del tutto.

Fondamentale è ricordare che diversi studi effettuati nel corso degli anni hanno sottolineato il ruolo dello stress nel peggioramento dei sintomi del morbo.

Sembra, addirittura, che la depressione sia in grado di rendere molto più aggressiva la patologia. In ogni caso, è naturale che una malattia come il morbo di Chron faccia la sua parte per quanto riguarda i problemi di umore e il rischio depressivo!

Per entrare ulteriormente nello specifico in merito ai sintomi del morbo di Chron, bisogna sottolineare che, alcuni pazienti, hanno associato nel tempo alcuni cibi a casi di peggioramento della patologia.

Differenze tra morbo di Crohn e colite ulcerosa

Una parentesi importante da approfondire riguarda la differenza, dal punto di vista dei sintomi, tra morbo di Crohn e colite ulcerosa.

Un aspetto senza dubbio rilevante al proposito riguarda la defecazione. Nel caso della prima patologia, può capitare di trovare sangue nelle feci.

I pazienti con colite ulcerosa, invece, accusano maggiormente la presenza di sangue o muco nella materia fecale.

Cosa dire, invece, della febbre? Che nei pazienti affetti da malattia di Chron è comune. In quelli con colite ulcerosa, invece, è indizio di un livello molto grave della malattia.

Cause

Ecco, in sintesi, le principali cause del morbo di Crohn:

  • Reazione autoimmune da parte di batteri del tratto digerente
  • Cause di natura genetiche
  • Fumo: in questo caso, più che di fattore causale si parla di fattore di rischio
  • FANS: anche in questo frangente abbiamo a che fare con un fattore in grado di aumentare il rischio d’insorgenza della patologia

Il morbo di Chron non guarda all’età anche se, secondo diversi studi, tende a colpire soprattutto soggetti tra i 20 e 29 anni con un consanguineo con problemi intestinali.

Diagnosi

La diagnosi di morbo di Crohn è abbastanza complessa e prevede l’esecuzione, da parte del medico, di diversi esami.

Si parte, in generale, con l’esame obiettivo, durante il quale il professionista controlla il gonfiore o la distensione dell’addome.

Il passo successivo, invece, è il percorso di esami diagnostici, che comprende, per esempio, la TAC e l’endoscopia intestinale.

Dieta morbo di Chron

Chi è affetto da morbo di Chron deve seguire una dieta specifica per evitare problemi e complicazioni. Lo schema alimentare comprende i seguenti punti:

  • Eliminazione di bevande gassate
  • Moderazione nell’assunzione di cibi contenenti molte fibre
  • Assunzioni di grandi quantità di liquidi, al fine di reintegrare quelli persi durante l’attacco di diarrea e di prevenire i calcoli ai reni

I consigli alimentari da seguire in caso di morbo di Crohn comprendono anche il consumo di pasti frequenti e frugali nel corso della giornata.

Per gestire al meglio la situazione, è opportuno tenere un diario delle proprie abitudini alimentari quotidiane.

Ritornando all’elenco dei cibi permessi a chi soffre di questa patologia, ricordiamo la presenza di pane bianco, riso bianco e verdure cotte, purché private di buccia e semi.

Chi soffre di questa malattia autoimmune può mangiare senza problemi le patate bollite, a patto che siano opportunamente sbucciate.

Nessun problema anche per le uova, per il pesce privo di lische, per il succo e per le bevande prive di caffeina.

Cosa dire, invece, degli altri cibi vietati? Che l’elenco in questione comprende gli alimenti integrali, le verdure crude, la frutta secca, le carni caloriche, come per esempio quella di maiale.

Da evitare sono anche i fagioli e le lenticchie, così come le spezie e il peperoncino. Da bandire assolutamente il grano e i latticini, che irritano l’intestino.

Se la dieta per il morbo di Crohn porta a problemi di malnutrizione, si può ovviare iniziando ad assumere integratori.

In generale, si tratta di prodotti che ottimizzano l’apporto di vitamine e minerali. Come già detto, molto importante è fare numerosi pasti leggeri nel corso della giornata, avendo cura di masticare piano così da massimizzare l’efficienza dei processi digestivi.

Essenziale, in conclusione, è seguire un regime alimentare a basso residuo fisso, ossia caratterizzato da un ridotto contenuto di sodio.

Bibliografia

  1. Knutson D, Greenberg G, Cronau H. Management of Crohn’s disease–a practical approach. Am Fam Physician. 2003 Aug 15;68(4):707-14. PMID: 12952387.

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