uomo che soffre di prostatite
Sessualità

Prostatite: cos’è e come curarla

In questo articolo, parleremo in maniera approfondita della prostatite. Abbiamo scelto di dedicarci a questo tema in quanto, come avrai modo di vedere nelle prossime righe, si tratta di un problema molto diffuso tra gli uomini.

Tratteremo non solo i sintomi della prostatite, ma anche e soprattutto le strade che si possono scegliere per risolvere il problema1. Ovviamente, come da nostro focus, ci concentreremo sui rimedi naturali (l’integratore Prostatricum Plus è uno di questi).

Prima di iniziare a leggere il contenuto, ricorda che, per qualsiasi problema o dubbio, il punto di riferimento deve essere sempre e solo il medico di fiducia.

uomo con prostatite con le mani sui genitali

Cos’è la prostatite?

Chiarita la premessa iniziale, iniziamo a vedere assieme di cosa si parla quando si nomina la prostatite. Questa condizione si contraddistingue per l’insorgenza di uno stato infiammatorio a carico della ghiandola prostatica. Dati alla mano, la problematica in questione colpisce fino al 50% degli uomini sessualmente attivi. Nella maggior parte dei casi, a essere coinvolti in prima persona sono soggetti di età inferiore ai 50 anni.

Proseguendo con gli aspetti fondamentali da considerare quando si parla della condizione a cui stiamo dedicando questo articolo, ricordiamo l’esistenza di prostatite cronica e prostatite acuta.

La prima è molto meno comune della seconda ed è causata da una proliferazione batterica che, in alcuni casi, può interessare anche altre parti dell’apparato genitale maschile. Inoltre, si contraddistingue per un quadro recidivante2.

In questo novero è possibile citare le vescicole seminali, così come i testicoli e i dotti deferenti.

uomo a letto con problemi di prostatite cronica

Sintomatologia della prostatite

Ci addentriamo ora alla scoperta di tutto quello che riguarda la sintomatologia della prostatite. Il principale segnale d’allarme da considerare è senza dubbio il dolore in fase di minzione. Da non trascurare è altresì il dolore pelvico.

Come dimostra l’immagine che abbiamo scelto per introdurre questo paragrafo, quando si parla dei sintomi della prostatite è necessario rammentare anche aspetti inerenti la sfera sessuale. Il principale riguarda l’eiaculazione precoce, una problematica che può impattare fortemente a livello psicologico chi la vive in prima persona e compromettere l’equilibrio di coppia. Ma anche accorgersi di avere sangue nello sperma dopo aver eiaculato può essere un chiaro sintomo.

Il quadro della condizione attorno alla quale ruotano queste righe può essere caratterizzato anche da casi di iperpiressia, termine tecnico che indica l’innalzamento della temperatura corporea oltre i 40°C.

Tornando ai sintomi di prostatite che riguardano la sfera sessuale, un doveroso cenno va dedicato all’impotenza.

Entrando nel vivo della tematica a cui è dedicato questo paragrafo, un doveroso cenno va dedicato ai sintomi della prostatite cronica. Quali sono? I brividi, l’insorgenza di febbricola, il dolore nella parte bassa della schiena, l’urgenza di urinare che si manifesta soprattutto durante le ore notturne.

Inoltre, durante la minzione si ha spesso a che fare con dolore e bruciore. Da non dimenticare, sempre in caso di prostatite batterica, è il frequente presentarsi di dolori muscolari.

uomo con dolore ai genitali e sintomi prostatite

Tipi di prostatite

Approfondiamo ora un tema a cui abbiamo fatto cenno nelle righe precedenti, ossia quello dei tipi di prostatite. In questo caso, è necessario fare riferimento alla classificazione che, nell’ormai lontano 1999, è stata messa in primo piano dall’Istituto Nazionale del Diabete e della Malattie Digestive e Renali. Ecco tutti i dettagli in merito:

  • Prostatite acuta batterica, altrimenti detta prostatite di tipo I3;
  • Prostatite cronica di origine batterica, conosciuta anche come prostatite di tipo II;
  • Prostatite cronica di origine non batterica o prostatite di tipo III. Questa condizione è conosciuta anche con il nome di sindrome dolorosa pelvica cronica. Entrando nel vivo delle sue peculiarità ricordiamo che, in alcuni casi, può essere contraddistinta dalla presenza di un quadro di natura infiammatoria. Quando quest’ultimo viene diagnosticato si parla di prostatite di tipo III A. Nei casi in cui l’infiammazione non c’è, di prostatite di tipo III B;
  • Prostatite asintomatica o di tipo IV.

In quest’ultimo caso, come è chiaro dal nome non si ha a che fare con l’insorgenza di alcun sintomo. Ciò significa che, nella maggior parte delle situazioni, la condizione viene diagnosticata in maniera totalmente accidentale facendo una diagnosi per altre malattie o, in sede di esame delle urine, riscontrando un’eccessiva presenza di globuli bianchi.

uomo che si fa prescrivere la cura prostatite da una dottoressa

Come prevenire la forma batterica acuta?

Dopo aver parlato delle cause della prostatite e dei sintomi, è naturale chiedersi quali siano i consigli per prevenirla. Guardando nello specifico alla situazione della forma batterica acuta, sono diversi i consigli da tenere presenti.

La prima cura della prostatite – e non esageriamo nell’utilizzare questo termine – consiste nel fatto di sottoporsi a frequenti visite dall’urologo. Se si hanno casi in famiglia, è meglio iniziare dall’età puberale.

Altrettanto importante è idratarsi costantemente durante la giornata. A tal proposito, è bene aprire una parentesi. Quando si parla di idratazione, siamo spesso abituati a sentirci consigliare i generici 2 litri al giorno. Bene, si tratta di una stima di massima. Per amor di precisione, è il caso di ricordare che sono in gioco diversi fattori. Tra questi rientrano l’altezza, il peso, l’età e l’attitudine all’attività fisica.

Per avere un riferimento generale utile, un consiglio è quello di focalizzarsi verso la seguente formula: 30 ml x peso corporeo espresso in kg. Il risultato dà la quantità – in ml – di acqua che bisognerebbe bere al giorno.

In merito agli effetti di questa buona pratica sulla prostatite, ricordiamo che, grazie all’idratazione, è possibile tenere le vie urinarie pulite.

Proseguendo con l’elenco dei consigli da seguire per prevenire la prostatite batterica acuta, un doveroso cenno va dedicato all’alimentazione. In questo caso, il riferimento è uno e soltanto uno: la dieta mediterranea. Questo regime alimentare, considerato il migliore al mondo, come dice la scienza non è solo utile ai fini della prevenzione della prostatite, ma può abbassare notevolmente anche il rischio di avere a che fare con il cancro alla prostata.

Per prendersi cura al meglio di questa ghiandola, è utile includere nella propria alimentazione cibi ricchi di vitamine. In particolare, è bene concentrarsi su fonti di antiossidanti come la vitamina A, la vitamina C e la vitamina E.

Lato minerali, quando si punta a ridurre il rischio di avere a che fare con la prostata infiammata è bene dare spazio allo zinco, al manganese e al selenio.

Quando si parla di prostatite sintomi e cura e del fatto di minimizzare il rischio i avere a che fare con una flogosi cronica alla ghiandola, è necessario citare anche i cibi che è bene escludere dalla propria dieta.

In questo novero spiccano alimenti potenzialmente infiammatori come gli insaccati e i cibi piccanti.

Un altro aspetto nodale nel quadro preventivo della prostatite riguarda il fatto di minimizzare, per quanto possibile, le sollecitazioni a carico della zona genitale. Se, per esempio, si ha la necessità di trascorrere lunghe ore al volante per motivi di lavoro, è buona norma farsi consigliare dal medico un cuscino ad hoc.

dieta mediterranea, strategia preventiva contro la prostatite

Trattamento della prostatite

Dopo aver fatto un veloce cenno alla cura per la prostatite, vediamole ora nel dettaglio. Una strada che viene spesso chiamata in causa è quella dei farmaci (che hanno l’oggettivo contro degli effetti collaterali). Nel momento in cui si punta a curare la prostata e a eliminare criticità come il dolore all’uretra, si ricorre spesso agli antibiotici. Si tratta di preciso dei fluorochinoloni, somministrati per via orale e utili contro la prostatite batterica (sia nella sua forma acuta, sia in quella cronica).

In situazioni specifiche, il medico può valutare il ricorso agli antibiotici a largo spettro, tra i quali è possibile chiamare in causa le penicilline e le cefalosporine.

Cosa dire dei rimedi naturali? Che scegliendoli si abbassa il rischio di avere a che fare con effetti collaterali. Nonostante questo, nel momento in cui si sceglie questa strada è bene comunque rivolgersi al proprio medico curante e, per esempio, mostrargli gli ingredienti di integratori come Prostatricum.

Nelle righe precedenti abbiamo già parlato di alimentazione contro la prostatite, una strada che ci ricorda sempre quanto la prevenzione sia cura in questo come in tanti altri ambiti.

Una parentesi doverosa deve essere dedicata anche al binomio masturbazione e prostata. Cosa dicono gli esperti in merito? Consigliano la pratica! Nelle situazioni in cui il paziente con diagnosi di prostatite non ha febbre e, in generale, è in buone condizioni, eiaculare può rivelarsi addirittura benefico. Attenzione, però: bisogna distinguere caso per caso. Nelle circostanze in cui si ha a che fare con la prostatite acuta, l’atto della masturbazione può rivelarsi eccessivamente stressante.

Tornando agli altri rimedi naturali, non si può non chiamare in causa uno degli antinfiammatori per la prostata più efficaci: l’olio di pino silvestre. Tra le sue proprietà, un doveroso cenno va dedicato anche all’efficacia diuretica che, come accennato nelle righe precedenti, può rivelarsi preziosa per la salute della ghiandola a cui stiamo dedicando questo articolo.

Degno di nota è anche il ruolo dell’attività fisica. Quando si chiama in causa questo aspetto, è bene rammentare che non è necessario fare riferimento a discipline ad alto impatto. Basta anche camminare per 45/60 minuti al giorno, meglio se a passo sostenuto. Non dimentichiamo infatti che, quando si parla di cause della prostatite, la sedentarietà ha un ruolo centrale.

Leggi anche l’articolo sull’orgasmo prostatico.

Bibliografia

  1. Nickel, J. Curtis. “Prostatitis: myths and realities.” Urology 51.3 (1998): 362-366.
  2. Ramakrishnan, Kalyanakrishnan, and Robert C. Salinas. “Prostatitis: acute and chronic.” Primary Care: Clinics in Office Practice 37.3 (2010): 547-563.
  3. Coker, Timothy J., and Daniel M. Dierfeldt. “Acute bacterial prostatitis: diagnosis and management.” American family physician 93.2 (2016): 114-120.

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