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Salute del Corpo, Sistema Immunitario

Sistema immunitario e vitamina d: quali cibi mangiare per integrarla?

In questi mesi stiamo convivendo un periodo difficile e oltre a mitigare i danni attraverso tutte le linee guida fornite dal ministero è utile assumere le giuste vitamine che potrebbero aiutare il sistema immunitario a resistere alle malattine. In particolar modo vedremo come i benefici della Vitamina D potrebbero ridurre un eventuale contagio.

Qui di seguito vedremo ciò che bisogna assumere per integrare nel nostro organismo questa vitamina indispensabile. Qui delle fonti importanti sull’argomento1.

Alimenti con Vitamina D

In commercio esistono molti integratori contenti Vitamina D, ma è più indicato assumere determinati alimenti che la contengono, come:

  • tuorlo d’uovo,
  • fegato,
  • carne di maiale,
  • latte di capra e vaccino,
  • olio di merluzzo,
  • salmone, sogliola,
  • orata, aringhe,
  • dentice, yogurt,
  • funghi,
  • burro,
  • soia e cereali.

Questi cibi elencati finora sono i più indicati perché ricchi di calciferolo, sostanza che permette l’aumento della Vitamina D.

Vitamina D: Come integrarla nella dieta

Alcuni studi hanno verificato che ci sono molti casi in cui pazienti affetti da influenze stagionali avessero anche una carenza di Vitamina D.

Quest’ultima è fondamentale per la salute muscolare, il sistema immunitario, le ossa e il sistema nervoso. Se solo una di queste cose è compromessa gravemente c’è il rischio che, entrando in contatto con un contagiato si prenda l’infezione.

Quindi meglio cogliere ai ripari e parlando prima di tutto con un medico, chiedere se è meglio integrare la Vitamina D attraverso una dieta e dire addio all’ansia da pandemia.

Attraverso un esame del sangue si potrà capire se abbiamo valori bassi di Vitamina D. I valori perfetti che si dovrebbero avere per non avere problemi vanno dai 20 ai 40 ng/ml. Integrare questa Vitamina senza capire se se ne ha effettivamente bisogno può essere un rischio per la salute, perché potrebbero sorgere complicazioni ed effetti collaterali.
Inoltre, ci si può accorgere di essere carenti di Vitamina D attraverso piccoli segnali, vediamo quali.

Carenza Vitamina D: Sintomi carenza e cause

Una carenza della Vitamina D può verificarsi in diverse occasioni: quando siamo poco esposti ai raggi solari; in periodo in cui assumiamo farmaci che potrebbero infierire sull’assorbimento di Vitamina D; carenza di alimenti nella nostra dieta contenenti Vitamina D; problemi dell’organismo nell’assorbimento della Vitamina.

Il nutriente in questione viene assorbito in parte dalla dieta ma anche dal nostro stile di vita. Basterebbe una piccola passeggiata all’aperto di soli trenta minuti per captare un po’ di sole utile al nostro organismo.

Ci sono diversi sintomi che possono aiutare a capire che stiamo vivendo una carenza di Vitamina D come dolori muscolari, dolori alle ossa e spossatezza. In casi molto più gravi, in cui sono presenti patologie, si possono verificare osteoporosi, un aumento di carie sui denti, rachitismo e osteomalacia.

Effetti collaterali della Vitamina D

Come consigliato poco prima è sempre meglio rivolgersi ad un medico se si vuole intraprendere una dieta per integrare la Vitamina D, ma anche per chiedere consigli utili al periodo che stiamo vivendo, quindi sulle norme utili ad evitare il contagio e lo stile di vita che si dovrebbe seguire per vivere più tranquilli.

Se assumiamo troppa Vitamina D possiamo incappare in problemi poco piacevoli come diarrea, nausea e poliuria. Solo un’attenta visita da un medico o uno specialista può aiutare a prevenire questi effetti collaterali.

Bibliografia

  1. Aranow C. Vitamin D and the immune system. J Investig Med. 2011 Aug;59(6):881-6. doi: 10.2310/JIM.0b013e31821b8755. PMID: 21527855; PMCID: PMC3166406.

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