Hai mai sentito parlare degli integratori di chetoni? Se stai leggendo queste righe, molto probabilmente sì. Quasi sicuramente li hai sentiti nominare nell’ambito dei consigli per perdere peso e ti interessa saperne qualcosa di più.
Fantastico! Nelle prossime righe di questo articolo, abbiamo approfondito proprio le loro caratteristiche. Abbiamo preparato il contenuto in quanto sappiamo bene cosa vuol dire avere problemi di peso. Ogni giorno, un numero molto alto di lettori come te ci scrive per illustrarci la propria situazione e per chiedersi suggerimenti. Dopo aver consultato alcuni esperti della nostra redazione, li abbiamo riassunti nell’articolo.
Attenzione, però: anche se i consigli presenti in questo contenuto sono scientificamente provati, prima di metterli in pratica consulta il tuo medico curante.
Ricordati inoltre che, quando si parla di mantenimento del peso forma, il primo alleato è lo stile di vita. Gli integratori, come dice la parola stessa, “integrano” gli effetti positivi di alimentazione sana e movimento.
Ora, però, è arrivato il momento di addentrarsi alla scoperta dei segreti della chetosi, della dieta keto e degli integratori di chetoni.
Cosa sono i corpi chetonici e come si sviluppano
Prima di parlare in modo concreto di integratori di chetoni, apriamo una piccola parentesi scientifica vedendo di cosa si parla quando si chiamano in causa i corpi chetonici.
Quando li si chiama in causa, si inquadrano dei prodotti del metabolismo dei lipidi. Entrando nel vivo delle loro caratteristiche, è bene ricordare che hanno diverse caratteristiche in comune con gli zuccheri. Le principali sono la rapidità di immissione e il veloce utilizzo da parte dell’organismo.
Per la precisione, nel momento in cui si nominano i corpi chetonici si inquadrano tre tipologie di molecole. Si tratta di:
- Acetone;
- Acetoacetato;
- D-beta-idrossibutirrato.
Tornando alla poco fa citata rapidità di immissione, è bene ricordare il suo essere dovuta alle piccole dimensioni dei corpi chetonici. In questo caso, si ha a che fare con una differenza rilevante rispetto agli acidi grassi. Questi ultimi, infatti, per essere trasportati hanno bisogno dell’aiuto di specifiche proteine, in particolare l’albumina.
Per quanto riguarda le parti del nostro corpo che utilizzano i corpi chetonici, in primo piano troviamo i muscoli. Forse non tutti sanno che da loro deriva fino al 30% dell’energia utilizzata dal cuore umano.
A questo punto, è naturale chiedersi come si sviluppino i corpi chetonici. La prima cosa da dire è che la loro sintesi avviene nel fegato. Perché avvenga, è necessario che sussista una specifica condizione. Quale, di preciso? Il fatto che l’acetil-CoA sia presente in quantità maggiore rispetto all’ossalacetato, ossia la forma ossidata dell’acido ossalacetico.
Esistono condizioni che possono favorire, da parte del corpo, la sintesi dei corpi chetonici? Assolutamente sì! Quando si parla di come entrare in chetosi, è necessario, innanzitutto, chiamare in causa la già citata dieta keto. Contano tantissimo anche il digiuno e gli sforzi fisici particolarmente intensi.
Consigli pratici per accelerare la chetosi
Come entrare in chetosi rapidamente? Sono tantissime le persone che, ogni giorno, si fanno questa domanda. Normalissimo! Come mai? Perché lo stato di chetosi, se ben gestito, può rivelarsi prezioso per il mantenimento del peso forma. Il motivo per cui si può parlare di chetosi per dimagrire è legato al fatto che, quando si innesca lo stato sopra citato il corpo, non avendo di fatto più a disposizione gli zuccheri, brucia i grassi.
Questo meccanismo permette di collegarci alle caratteristiche della dieta chetogenica. Dopo aver chiarito il significato di chetosi, nel momento in cui si parla dei consigli per raggiungere velocemente questo stato non si può non tenere in considerazione l’alimentazione.
La dieta chetogenica è fortemente sbilanciata a sfavore dei carboidrati. Tra gli alimenti chetogenici è infatti possibile ricordare le fonti di proteine, ma anche i grassi, in particolare quelli buoni come gli omega-3. Un doveroso cenno deve essere dedicato al fatto che i carboidrati sono ammessi, ma in quantità estremamente ridotte.
Un esempio di menu? A colazione si può portare in tavola uno yogurt intero – meglio se greco in virtù della ricchezza in proteine – accompagnato da un piccolo panino integrale con bresaola. A pranzo, invece, va benissimo una fetta di merluzzo con contorno di melanzane. Quando arriva il momento della merenda, si può chiamare in causa una mela, mentre a cena 200 grammi di pollo accompagnati da insalata (condita con olio extra vergine d’oliva o con qualche fetta di avocado).
Come già accennato, la dieta keto è fortemente sbilanciata. Alla luce di ciò, è bene seguirla per un tempo limitato e chiedere consiglio a un esperto (sono tantissimi i nutrizionisti e i dietisti specializzati in percorsi con alimenti chetogenici).
Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare dei consigli per accelerare il raggiungimento della chetosi da parte dell’organismo. Uno dei suggerimenti più utili al proposito prevede il fatto di allenarsi costantemente.
Essenziale è rammentare che, se si segue nel medesimo tempo una dieta chetogenica e si è all’inizio della propria esperienza con questo regime, è bene non esagerare. Nel momento in cu si entra in chetosi, infatti, il corpo impiega del tempo per imparare a riconoscere la nuova fonte di energia, ossia i chetoni al posto degli zuccheri.
Entrando nel dettaglio delle peculiarità dell’attività fisica utile ad accelerare la chetosi, è bene ricordare che, tra le modalità di allenamento più efficaci, rientra il cosiddetto HIIT (acronimo per High Intensity Interval Training). Questo approccio all’allenamento, che negli ultimi anni è diventato popolarissimo, si focalizza sull’alternanza tra momenti di esercizio intenso e altri di recupero attivo (è controindicato in caso di patologie cardiovascolari).
Quando si parla dei dettagli dell’attività fisica utili a favorire la chetosi, è il caso di rammentare gli effetti positivi dell’esercizio fisico a stomaco vuoto.
Nelle righe precedenti, abbiamo fatto cenno al digiuno come stratagemma ai fini dell’accelerazione della chetosi per dimagrire. Per amor di precisione, è il caso di parlare di digiuno intermittente. Entrare nel vivo di questi temi significa ricordare l’esistenza di diversi metodi. Il più popolare è lo schema 16:8. Ciò significa che è necessario digiunare per 16 ore e mangiare per 8 (non consecutive).
Giusto per fare un esempio, ricordiamo che, nell’arco delle sopra citate 8 ore, si possono consumare 2/3 pasti. Il primo si può portare in tavola alle 10 di mattina, dopo aver digiunato dalle 18 della sera precedente.
Un consiglio pratico tanto semplice quanto utile prevede il fatto di concentrare nell’ultimo pasto prima dell’inizio del digiuno l’assunzione di grassi buoni. In questo modo, si evita di avere a che fare con attacchi di fame durante le ore in cui non si dovrebbe mangiare.
Chiaro è che, quando ci si chiede come entrare in chetosi rapidamente, è necessario avere le idee chiare sugli effetti del proprio impegno. In questo caso, entrano in gioco i test urinari dei chetoni. Disponibili a pochi euro in farmacia, sono delle striscette semplicissimi da utilizzare. Basta infatti immergerle nelle urine e, grazie a una sostanza nota come nitroprussiato, capire se nel corpo sono presenti chetoni.
Chetoni esogeni per dimagrire: funzionano?
Dal quadro appena tracciato è facile capire che, quando si parla della chetosi, si inquadra uno stato che può rivelarsi benefico per il corpo (ovviamente non bisogna esagerare, in quanto il rischio è quello di avere problemi ai reni).
Tutto ciò, però, ha un rovescio della medaglia. Quale, di preciso? La difficoltà sia nell’entrare in chetosi, sia nel mantenere questo stato. Per capire meglio la situazione, si può tornare a parlare della dieta. Come già detto, è sbilanciatissima e andrebbe portata avanti per poco tempo.
Cosa dire in merito all’attività fisica? Che con la vita frenetica che conduciamo oggi, può essere difficile essere costanti nell’allenamento (attenzione, questo non deve essere una scusa per mettere totalmente da parte l’allenamento).
In virtù di quanto appena specificato diverse persone assumono integratori di chetoni. Di cosa si tratta? Di prodotti naturali grazie ai quali è possibile aumentare la quantità di corpi chetonici presenti nell’organismo. In poche parole, i prodotti chetogenici appena ricordate aiutano a mantenere lo stato di chetosi ottenuto attraverso espedienti come la già citata dieta.
Funzionano? La risposta è “dipende”. Dipende innanzitutto, come accennato nei paragrafi precedenti, dallo stile di vita. Gli integratori di chetoni servono a poco se ci si rimpinza di zuccheri e si passano le giornate sul divano.
Essenziale è anche non esagerare. Il rischio, in questo caso, è quello di vedere il corpo dare spazio a una sorta di segnale di allarme. Con lo scopo di riportare il giusto equilibrio, l’organismo smette di produrre chetoni a livello endogeno. Il risultato è la successiva inibizione della combustione dei grassi.
Alla luce di quanto appena specificato, nel momento in cui si decide di iniziare ad assumere integratori di chetoni, è importantissimo seguire il dosaggio presente sulla confezione.
Come nel caso degli altri supplementi, anche in questo è bene ricordare che una maggior quantità di prodotto non corrisponde a maggiori effetti benefici.
Un altro consiglio per sfruttare al massimo i prodotti chetogenici prevede il fatto di sceglierli bene. Quali sono i consigli da seguire in questo caso? Vediamoli assieme:
- Scegli integratori di chetoni 100% naturali: in questo modo, ossia evitando di introdurre nel corpo sostanze chimiche, potrai evitare effetti collaterali;
- Focalizzati su prodotti chetogenici made in Italy, garanzia di una filiera controllata e caratterizzata da una cura continua della qualità.
I migliori integratori di chetoni
Non è stato facile scegliere i migliori integratori di chetoni da proporre ai nostri lettori. Tra soluzioni come il chetone di lampone e altri prodotti, abbiamo messo in atto una selezione severissima.
I nostri esperti hanno scelto prodotti a dir poco speciali. Tutti completamente naturali, sono stati testati presso laboratori famosi a livello internazionale. Come potrai vedere, sono sicuri, certificati ed efficaci. Approvati da nutrizionisti esperti di fama internazionale, non hanno effetti collaterali e sono contraddistinti da formulazioni innovative, realizzate con alcuni dei migliori ingredienti del mondo.
Keto Slim Fit
Keto Slim Fit è uno dei grandi classici da chiamare in causa quando si parla di prodotti chetogenici. Questo integratore, infatti, permette, nei casi in cui ci si chiede come entrare in chetosi, di raggiungere il risultato nella metà del tempo.
Privo di controindicazioni, è contraddistinto da componenti selezionatissime.
Il suo successo è legato al fatto che, fin da subito, tantissime persone che lo hanno utilizzato hanno ottenuto risultati associando la sua assunzione a un focus sullo stile di vita di qualità. Si tratta nella pratica di un integratore a base di tè verde1, cannella e carnitina, determinando un azione bruciagrassi e mimando perfettamente uno stato di chetosi del corpo, che ti permette quindi di perdere peso molto più facilmente rispetto alla sola dieta ed attività fisica.
Grazie a questa perla tra gli integratori di chetoni, potrai dimenticare la lotta con la bilancia che caratterizza le tue giornate ormai da tanti anni. Non ti rimane che provare per credere!
Keto Actives
Gli integratori di chetoni possono aiutare a ritrovare la giusta armonia con il proprio corpo? A sentire chi ha utilizzato questo prodotto, la risposta è affermativa. Keto Actives, prodotto chetogenico da assumere sotto forma di capsule, è un vera e propria rivoluzione per chi vuole informarsi sul significato della chetosi e sfruttare i benefici di questo stato fisico.
Caratterizzato da ingredienti unico al mondo – dall’estratto di radice di ortica indiana, fino all’acido e agli estratti di arancia amara 2 e di peperoncino 3 – funziona decisamente meglio rispetto alla dieta keto. Se la sua assunzione viene associata con il regime alimentare appena ricordato, gli effetti sono a dir poco sorprendenti!
A testimoniarlo ci pensano recensioni di utenti in tutto il mondo. Dal momento che il mantenimento del peso forma è un’esigenza molto diffusa, la popolarità di integratori di chetoni come questo è alta. Pensato da dietisti di fama internazionale, è sicuro e adatto anche ai vegetariani.
Si può assumere tutti i giorni e, già dopo le prime settimane di utilizzo, permette di apprezzare risultati straordinari. Cosa aspetti a scoprirli e a dire addio ai problemi di peso, riacquistando la gioia di guardarti allo specchio e l’autostima?
Ama la natura e gli animali. Dopo la Lauree in Scienze Erboristiche decide di dedicare la sua vita alla scrittura e al viaggio. I suoi viaggi lo portano a scoprire e a testare nuovi prodotti e rimedi naturali, che sapientemente mette a disposizione di tutti noi su questo sito. Leggi la biografia completa.
Bibliografia
- Hursel, R., Viechtbauer, W. & Westerterp-Plantenga, M. The effects of green tea on weight loss and weight maintenance: a meta-analysis. Int J Obes 33, 956–961 (2009). https://doi.org/10.1038/ijo.2009.135
- Park J, Kim HL, Jung Y, Ahn KS, Kwak HJ, Um JY. Bitter Orange (Citrus aurantium Linné) Improves Obesity by Regulating Adipogenesis and Thermogenesis through AMPK Activation. Nutrients. 2019 Aug 22;11(9):1988. doi: 10.3390/nu11091988. PMID: 31443565; PMCID: PMC6770725.
- Varghese S, Kubatka P, Rodrigo L, Gazdikova K, Caprnda M, Fedotova J, Zulli A, Kruzliak P, Büsselberg D. Chili pepper as a body weight-loss food. Int J Food Sci Nutr. 2017 Jun;68(4):392-401. doi: 10.1080/09637486.2016.1258044. Epub 2016 Nov 29. PMID: 27899046.
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